Alimentazione e DCA

I DCA (oDAN) sono disturbi caratterizzati da un rapporto patologico con l’alimentazione e con il proprio corpo. I disturbi dell’alimentazione più conosciuti sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il binge eating disorder.
Si tratta di disturbi psichiatrici invalidanti, potenzialmente mortali, che compromettono la salute fisica e il funzionamento sociale dell’individuo e che esprimono una condizione di profondo disagio e di malessere psicologico.

I DCA sono caratterizzati di comportamenti alimentari patologici come:

  • Morbosità nel controllo del peso
  • Conta maniacale delle calorie
  • Percezione sbagliata del proprio corpo (ci si vede grassi anche se non lo si è)
  • Ecc

Il solo intervento nutrizionale NON è la via giusta. La persona deve essere seguita ed aiutata da un equipe di professionisti (medico psichiatra, psicologo, medico internista, nutrizionista) che lavorino in modo organizzato creando una rete di supporto.
Saranno i medici a stabilire il tipo di percorso e di intervento.

Come singola, non posso prendere in carico direttamente di persone affette da DCA, ma collaboro con alcuni psicologi e psichiatri che decideranno se e quando fare l’invio a me.

 

LA CONSULENZA NUTRZIONALE

L’obiettivo del percorso nutrizionale è quello di migliorare eventuali malnutrizioni e migliorare il proprio stile di vita in modo del tutto incondizionato dalle mode alimentari del momento, ma sempre con una base di personalizzazione e scientificità.

Il nutrizionista deve avere un approccio comprensivo ed empatico della difficoltà che i pazienti con DCA hanno con il cibo.

Durante il primo incontro vado a valutare:

  • L’anamnesi alimentare per capire l’adeguatezza o meno delle abitudini alimentari del paziente (che sia sportivo, lavoratore, uomo o donna), lo stato di idratazione
  • eventuali selettività alimentari su base calorico (con rischio di carenze nutrizionali)
  • eventuali modalità disfunzionali o condotte compensatorie
  • lo stato nutrizionale (attraverso la visione di esami del sangue), tecniche antropometriche e bioimpedenziometriche

A seguito di questa valutazione vado a stilare un piano nutrizionale personalizzato, e consordato il più possibile con la persona, atto a ripristinare i fabbisogni minimi necessari.
Fondamentale, sarà intraprendere dei percorsi di educazione nutrizionale in modo da ricostruire gradualmente un ottimale rapporto col cibo.

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